Un sostegno per chi soffre di mal di testa
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Il mal di testa

  I mal di testa sono noti a tutti: come un senso di pesantezza alla testa quando cambia il tempo, come un cerchio alla testa dopo aver alzato un po’ il gomito o anche come un attacco di emicrania.I mal di testa sono divenuti una malattia endemica, infatti l’80% delle persone hanno mal di testa più o meno regolarmente durante la loro esistenza.Sovente i mal di testa accompagnano altre malattie, come ad esempio il raffreddore. In questo caso si parla di mal ditesta secondari, e i mal di testa sono espressione e «segnale d’allarme» di un qualche danno.A questo gruppo appartengono anche i mal di testa dovuti all’abuso di o all’astinenza da droghe, alcol e medicamenti. I mal di testa possono tuttavia essere loro stessi una malattia. Questi mal di testa primari non hanno altra causa.

Oltre a ciò, i mal di testa possono essere episodici, manifestandosi occasionalmente e in forma acuta, oppure cronici, quindi presenti costantemente in maniera più o meno forte diventando un fardello continuo che porta ad una diminuzione della qualità di vita.

Esistono diversi tipi di cefalee.
Citiamo alcuni esempi di cefalea primaria: emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo.

L’EMICRANIA

Esordio in età scolare o puberale, con prevalenza nel sesso femminile. Attacchi ricorrenti della durata di 4/72 ore, con dolore pulsante, di intensità medio-forte, spesso unilaterale e associato a nausea, vomito, fastidio per luce e rumori, peggiora con l’attività fisica anche minima.

Nel 20% dei casi, l’attacco è preceduto (”aura”) da sintomi neurologici, in genere descritti come bagliori (fosfeni) che durano da diversi minuti fino ad on’ora. In alcune forme è periodica (emicrania mestruale, cefalea del week-end). Durante l’attacco si è costretti a stare in posizione sdraiata in una stanza buia e silenziosa ed interrompere le normali attività quotidiane. È necessario assumere un trattamento sintomatico all’inizio della crisi e, se queste sono numerose, ricorrere ad una terapia preventiva. Importante la corretta gestione dello stile di vita.

CEFALEA TENSIVA

Esordio in giovane età e in prevalenza nel sesso femminile. Attacchi ricorrenti di durata variabile da 30 minuti a 7 giorni, con dolore gravativo di intensità lieve-media, bilaterale “a fascia” o “a casco”. Non peggiora con l’attività fisica, anzi a volte migliora. Si presenta in forma episodica o cronica (quasi tutti i giorni). Possibile associazione con contrattura dei muscoli pericranici, stress, ansia, depressione e disturbi della masticazione. Durante l’attacco il paziente non ha un comportamento preferenziale e può anche continuare ad effettuare le sue attività quotidiane. Le forme a frequenza di crisi elevata o cronica necessitano di terapie farmacologiche e non. È importante rimuovere i fattori psicofisiologici che agiscono come concausa nel generare il dolore.

CEFALEA A GRAPPOLO

Esordio in età adulta, con una frequenza più elevata negli uomini. Attacchi ricorrenti e spesso a orari fissi di durata- variabile da mezz’ora a tre ore con dolore lancinante, strettamente unilaterale in sede orbitaria con possibile irradiazione a tempia, mandibola, naso arcate dentarie. Sintomi associati: lacrimazione, arrossamento congiuntivale o secrezione nasale sempre dal lato dei dolore. Periodicità frequente, con «grappoli di crisi” per 3-16 settimane intervallati da lunghi periodi di remissione. A volte i “grappoli” si manifestano in occasione dei cambi di stagione. In rari casi è riscontrabile una forma cronica. Durante l’attacco il paziente ha agitazione motoria ed è irritabile. Occorre far riferimento ad uno specialista per concordare un trattamento immediato per l’attacco e una terapia di prevenzione per ridurre il numero di crisi.

“I pazienti con cefalea devono contattare il loro specialista quando interviene un qualsiasi cambiamento della cefalea”.

 

Fonte: Alleanza Cefalalgici